Novembre 2021

Brevi d’autunno

News
Cikis studio, una società che aiuta le aziende della moda a creare strategie per una svolta sostenibile, ha pubblicato il report annuale riferito al rapporto tra moda e sostenibilità. Ciò che è emerso è che l’89% delle aziende di moda italiane sta lavorando sulla sostenibilità, ma il 53% di queste ha come obiettivo di investimento la competitività. I dati sono frutto di una survey sottoposta ad aziende che dichiarano un fatturato maggiore di un milione.
In Scozia stanno per essere dismesse oltre 5000 turbine eoliche e questo è una buona notizia per la sostenibilità. Nel paese il settore delle energie rinnovabili è già molto fiorente e adesso mirano a implementare il processo di economia circolare che deriva da un impianto non più idoneo. Questo avrà benefici economici perché creerà posti di lavoro, formerà professionisti che avranno competenze sempre maggiori sul riciclo degli impianti e saranno riutilizzati materiali preziosi come acciaio e ferro.
 

Il caso Walmart affrontato dal giornale “The Guardian”. Il colosso statunitense, già a a partire dai primi anni 2000, ha attuato una serie di strategie per raggiungere obiettivi ambiziosi in termini di sostenibilità e 0 emissioni, tuttavia l’articolo mette in mostra delle criticità e pone dei dubbi sulla attuabilità dei piani.

 

In Islanda è stato inaugurato l’8 settembre 2021 il più grande impianto al mondo capace di sottrarre CO₂ dall’aria. Il suo nome è Orca ed è stato costruito dall’azienda svizzera Climeworks con l’obiettivo di invertire la rotta del cambiamento climatico e raggiungere la neutralità carbonica. La meta è ancora lontana: l’impianto riesce ad aspirare solo 4 tonnellate di anidride carbonica all’anno, una quantità irrisoria rispetto al totale ma l’avanzamento tecnologico lascia ben sperare nella possibilità di un futuro migliore.

 

L’allevamento di insetti è spesso considerato un’alternativa sostenibile all’allevamento del bestiame, per ridurre i danni della produzione e consumo di carne, ma non sempre è così. L’articolo mette in luce possibili potenzialità e danni di un business in forte espansione.

 

Venerdì 17 settembre 2021 è stato firmato un accordo di cooperazione nella gestione della crisi climatica da 9 paesi europei: Italia, Francia, Spagna, Portogallo, Grecia, Cipro, Malta, Slovenia e Croazia. L’incontro si è tenuto ad Atene di fronte alla presidentessa della Commissione Europea Ursula von der Leyen.

 

Lunedì 20 settembre si è svolta a New York la tavola rotonda ONU sul clima, nell’ambito delle iniziative portate avanti per la 76esima Assemblema generale ONU. In questa sede è intervenuto il presidente del consiglio Mario Draghi, collegato in videoconferenza. Nel suo intervento invita ad affrontare con determinazione le sfide globali e ricorda l’importanza della tempestività per poter controllare gli effetti del cambiamento climatico.

Il World Economic Forum, nell’ambito del Summit sull’impatto dello sviluppo sostenibile 2021 ha chiesto a quattro dirigenti di aziende leader dell’economia circolare consigli su come avviare e mantenere in modo virtuoso una transizione circolare all’interno del contesto aziendale. Coinvolgere le parti dell’organizzazione per una decisione condivisa, da applicare a tutti gli ambiti con impegno e determinazione. Questo è il riassunto delle quattro posizioni approfondite nell’articolo del World Economic Forum.
L’unione Europea finanzia il progetto CityLoops, che promuove azioni per gestire in modo circolare i rifiuti organici e quelli derivanti da costruzione o demolizione all’interno del contesto urbano. In particolare, una delle prime città coinvolta è stata Porto, nella quale è stato lanciato un progetto per ridurre gli sprechi alimentari, compostando rifiuti e utilizzando il compost per la coltivazione di prodotti ad uso locale. Il tutto si basa sullo studio del “metabolismo urbano”, l’analisi delle caratteristiche della città in termini di risorse, consumi e rifiuti che porta all’elaborazione di un piano di economia circolare ad hoc per il contesto analizzato.
In preparazione allo United Nations Food System Summit è stato pubblicato il rapporto “Tracking progress on food and agriculture-related SDG indicators 2021” della Fao, che mostra conseguenze allarmanti della pandemia sugli obiettivi di sostenibilità: una percentuale molto elevata di cibo viene persa lungo la catena di approvviggionamento, i piccoli produttori sono i più svantaggiati, i prezzi dei prodotti sono volatili a causa delle restrizioni e tante altre criticità consultabili sul rapporto.
In un intervento al Global Citizen Live, la presidentessa della Commissione europea Ursula von der Leyen ha annunciato lo stanziamento di 140 milioni di euro destinati alla ricerca su sistemi alimentari sostenibili a sostegno del Consultative Group for International Agricultural Research (CGIAR). Una rete mondiale di centri di ricerca sui sistemi alimentari in Africa, Asia, Pacifico, America Latina e Caraibi, la cui missione è aiutare a nutrire una popolazione globale in rapida crescita. Negli ultimi anni la missione principale del gruppo è quella di fornire degli strumenti utili ad affrontare le sfide del nostro tempo: pandemie e crisi climatica.

 

L’emergenza idrica nella città di Sydney ha bisogno di interventi tempestivi e innovativi. La siccità del 2020 ha causato la discesa dei livelli dei serbatoi ad un ritmo senza precedenti, per questo i cittadini saranno chiamati a considerare l’uso di acque reflue purificate per programmare in modo responsabile l’utilizzo dell’acqua per garantirne la disponibilità alla popolazione cittadina destinata a raggiungere i 7,1 milioni entro il 2041.
Il Report sull’Ambiente Urbano dell’istat, relativo all’anno in corso, segnala uno sviluppo nazionale verso la sostenibilità che avanza a ritmo molto lento e in modo diverso tra nord e sud. Nonostante ciò, è stato evidenziato un piccolo passo avanti in termini di digitalizzazione.
L’architettura del padiglione irlandese all’Expo di Dubai 2020 è stata studiata e realizzata seguendo un approccio di progettazione sostenibile, che si adatta all’ambiente specifico. Già a Expo Milano 2015 era stata creata una struttura seguendo lo stesso principio, questo è valso all’Irlanda il premio “Towards a Sustainable Expo” nella categoria Design e materiali, per aver dimostrato le azioni per ridurre l’impatto ambientale del loro padiglione.

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